Le moto che sono rimaste nella storia del grande schermo

moto e cinema: ecco 5 modelli che hanno fatto la storia

Le moto che sono rimaste nella storia del grande schermo

Chi è appassionato di moto sicuramente non si sarà lasciato sfuggire le loro apparizioni sul grande schermo: quante volte, guardando un bel film, siete sobbalzati dalla vostra poltrona preferita appena avete visto entrare in scena il protagonista del film in sella ad una potente moto? Magari proprio il vostro modello preferito… sono momenti emozionanti, lo sappiamo bene. Perché se è vero che le moto non sono protagoniste fisse di ogni pellicola (magari lo fossero!), è altrettanto vero che tutte le volte in cui la pellicola prevedeva la presenza di una moto, che fosse un’Harley, una Indian o qualsiasi altro modello amato, la pellicola acquisiva subito tutto un altro fascino. 

La moto entrata nella leggenda: la Triumph TR6 de La grande fuga (1963)

Il mitico Steve McQueen è protagonista di questo film del 1963 diretto da John Sturgis, basato sul libro di Paul Brickhill, che lo consacrò come vera e propria stella di Hollywood. Soprattutto dopo la celebre scena in cui Steve McQueen, alias il Capitano Virgil Hilts, salta la staccionata in sella alla sua Triumph TR6. Si dice che Steve, da vero appassionato ed estimatore di moto – tanto che aveva partecipato a numerose corse – non volle alcuna controfigura per girare quella scena. Il risultato fu talmente d’impatto che rimase nella storia.

steve mcqueen, la grande fuga

La moto per eccellenza: Harley Davidson Chopper in Easy Rider (1969)

La libertà, il viaggio, l’avventura, la paura: chi si ricorda di Easy Rider, il road movie per eccellenza del 1969 diretto ed interpretato da Dennis Hopper con Peter Fonda e Jack Nicholson? La pellicola, una vera e propria finestra sulla cultura hippie di fine anni ’60, mostrava un incredibile viaggio in moto, in sella proprio ad una Harley Davidson, compiuto tra California, Arizona, New Mexico, Texas e Louisiana. La colonna sonora Born to Be Wild degli Steppenwolf ha reso leggendaria questa pellicola per veri estimatori. Di quel film George Lucas disse «Più di ogni altro, quel film ha cambiato completamente l’idea per le corporation di che cosa fosse un film di successo, cioè che dovesse avere successo tra i giovani».

La moto che è diventata un simbolo: il Chopper FXR Super Glide di Pulp Fiction (1994) 

La scena è diventata un cult della cinematografia mondiale e non può essere dimenticata. Dopo essersi liberato dalle molestie di Zed e il socio e dopo aver liberato Marcellus Wallace, Butch (Bruce Willis) deve tornare prendere la compagna Fabienne prima di lasciare per sempre la città. La sua macchina è distrutta e non gli rimane che prendere la motod di Zed: il Chopper FXR Super Glide, una moto da favola che grazie alla pubblicità del film diventò leggenda. Pare che nel film siano state utilizzate due moto quasi identiche e che guardandolo attentamente si riescano a notare alcune piccole differenze. Voi le avete notate? 

La moto che ha fatto epoca: la Ducati 966 di Matrix (1999)

Impossibile lasciarsi sfuggire la vista di Trinity, la splendida Carrie-Anne Moss, che sfreccia veloce per le strade a bordo della sua Ducati 996 color verde scuro metallizzato in Matrix, il film fantascientifico del 1999 diretto dai fratelli Wachowski, vincitore di ben 4 premi Oscar.  E come dimenticare la celebre frase di Morpheus a Neo «Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L’avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità.» Un vero cult del cinema che non stanca mai e che ha segnato un’epoca. 

matrix, ducatti 996

La moto che fa sognare: l’Indian Chef de La grande sfida (2005)

Già dal titolo si intuisce, per chi non lo avesse visto, il tema di questa storica pellicola del 2005 diretta da Roger Donaldson e interpretata dall’impeccabile Anthony Hopkins. Il film racconta la storia vera del motociclista neozelandese Burt Munro che ha viaggiato fino al lago salato di Bonneville, nello Utah, per realizzare il suo sogno: partecipare all’annuale manifestazione Speed Week e battere il record di velocità con la sua moto Indian Chief classe 1920.

Condividi questo post